Tango o meditazione camminata?
- Sergio Sabatini
- 8 dic 2015
- Tempo di lettura: 2 min

Parlare di tango è sempre un piacere perchè rimanda a momenti felici vissuti in compagnia di amici e conoscenti o compagni di pratica. Come osservatore dei processi relazionali trovo che la pratica del tango argentino sia un sorprendente spazio-laboratorio per riflettere sui comportamenti umani.
Questa riflessione vuole toccare un tema meno noto della pratica del tango , ovvero la consapevolezza che il ballerino deve impiegare per mettere in atto il suo progetto di ballo . Di cosa si tratta? Quando balliamo possiamo essere impegnati a ricordarci i passi , a sentire gli accordi della musica o a capire se riusciamo a comunicare adeguatamente con la/il partner. Se ci fermiamo un momento a riflettere possiamo accorgerci che ci sono molte percezioni che dobbiamo filtrare e che la nostra attenzione deve contenerle tutte in un processo di insieme.
Ad esempio può essere che il ballerino sia troppo irruento o che la ballerina tenda a guidare quando dovrebbe attendere "la marca" del compagno, ma contemporaneamente bisogna stare attenti anche ai movimenti delle altre coppie che si muovono nella sala per evitare spiacevoli scontri. Che dire poi dell'interpretazione del brano musicale , non si tratta solo di andare a tempo ma di fornire una lettura creativa della melodia e della ritmica. Il tutto facendolo sembrare naturale , una camminata abbracciata. Nell'incontro con l'altro intervengono anche altri messaggi sottili,la corporatura , il profumo , l'intenzione ; tutti elementi che necessitano di una capacità di presenza nel qui ed ora che avvicina questa disciplina alla meditazione in movimento.
Basta fare un piccolo esperimento : su cosa sono concentrato ora? sul passo, sulla musica, sullo spazio , sulla coreografia, sulla comodità dell'abbraccio .... Come si vede queste sono piccole indicazioni per capire che senza un'attenzione focalizzata non è possibile esprimersi armoniosamente .
Per questa ragione quando si osserva una coppia di ballerini si coglie quella presenza che solo la focalizzazione nel qui ed ora può dare.
Buon ballo consapevole a tutti.!
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